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I Colluttori e l'Igiene Orale

I collutori sono soluzioni utili per l’igiene orale, spesso necessari, di supporto al normale uso dello spazzolino con filo interdentale.

L’utilizzo di queste soluzioni medicamentose è ormai noto per ridurre la placca batterica e controllare l’igiene sull’intero cavo orale, sui denti ma anche sulle mucose.

In molti adottano il collutorio per rendere più efficace l’uso dello spazzolino.

Non si deve dimenticare però, che il collutorio non è la soluzione a tutti i problemi dentali: semplicemente rende più efficace la pulizia ma nel caso di presenza di carie per esempio, o problemi gengivali, la cosa più giusta da fare è farsi controllare da un professionista. Sconsigliato è anche l’uso del collutorio dimenticando di spazzolare al contempo i denti e usare il filo interdentale: non è sufficiente, anche se resta una sensazione di freschezza grazie al buon sapore del liquido.

Alcuni studi consigliano, in taluni casi, l’utilizzo di collutorio anche prima della normale pulizia dentaria (pre brush). Si deve comunque prestare molta attenzione alla prescrizione del proprio dentista, perché si trovano in commercio moltissime marche di collutori e, fra essi, alcuni possono essere usati quotidianamente senza particolari controindicazioni, mentre altri presentano nella loro composizione una o anche più molecole attive, e per questo richiedono un uso secondo modi e tempi precisi, indicati dal dentista (vedi clorexidina, zinco cloruro).

Trascorso un certo lasso di tempo dall’ultima igiene orale cominciano a rendersi evidenti segni di infiammazione a danno dei tessuti molli, quindi delle gengive. La gengivite, come ben sappiamo, se non viene controllata può degenerare portando alla parodontite, per cui una corretta igiene orale, con ausilio del collutorio laddove si voglia rendere più accurata la pulizia, dev’essere per tutti un atto di prevenzione per la salute generale.

Tra i numerosi collutori che possiamo trovare in commercio, ne ricordiamo alcuni:

  • CETILPIRIDINIO CLORURO:
    appare come una polvere bianca ed ha un’ottima azione battericida e antisettica, agendo però poco sui Gram (-). Ha anche azione antifunginea e non ha effetti tossici su dosi terapeutiche, ma può causare pigmentazione dentaria.
  • CLOREXIDINA:
    entrò in commercio già nel 1954 come antisettico cutaneo. Attualmente è molto noto e di utilizzo comune nel campo medico in generale. Si trova in soluzioni alcoliche (l’alcool favorisce la stabilizzazione delle soluzioni) ma studi recenti dimostrano come la clorexidina agisca anche in assenza di alcool. Si trova sotto forma di digluconato, acetato o cloridrato.
    Agisce contro batteri Gram (-) e Gram (+). Non è tossica qualora fosse ingerita, e gli effetti indesiderati cessano quando l’utilizzo è concluso. Permane però la discolorazione dei denti e della lingua.
  • DELMOPINOLO:
    la sua azione riduce l’adesione batterica alla superficie dei denti o delle gengive, e impedisce l’adesione fra batteri stessi. Facilita quindi la disgregazione della placca, con la rimozione, non permettendo il formarsi di nuova placca. Nessuna controindicazione, può essere utilizzato anche a lungo.
  • FLUORO (FLUORURO STANNOSO - FLUORURO AMMINICO):
    Il f. amminico viene utilizzato nella fluorizzazione delle acque. Il gruppo amminico e lo ione stannoso danno l’azione antibatterica, alterando il metabolismo cellulare e il colonizzarsi dei batteri. Non vanno ingeriti, causerebbero disturbi gastrointestinali. Assumendo fluoro per lunghi periodi, può portare – anche a basse concentrazioni – a fluorosi dentaria, o calcificazioni dell’epifisi (ghiandola) e anche disturbi della tiroide! (N.B. il fluoro è presente in moltissimi prodotti oggi, dal dentifricio ai chewing gum). Inoltre, collutori a base di sali stannosi possono causare a lungo andare pigmentazioni di denti e lingua.
  • OLII ESSSENZIALI:
    si ottengono distillando elementi vegetali, e tramite i vapori. Potenziano le funzioni vitali, riequilibrano il metabolismo. Attraversano cute e mucose ed hanno azione battericida e batteriostatica.
  • SALI DI ZINCO:
    bloccano la crescita batterica.
  • PEROSSIDO DI IDROGENO FLUORURATO:
    conosciuto comunemente come acqua ossigenata, agisce tramite i radicali liberi che distruggono la membrana batterica. Si usa in modo topico e non con sciacqui.
  • TRICLOSAN:
    si tratta di un composto organico clorato, e si trova nei saponi, dentifrici, deodoranti ecc. viene usato per cute e varie superfici. Si utilizza al 2% per pulire la pelle dallo stafilococco aureo. Battericida, non ha effetti indesiderati. Diatriba aperta sulla questione degli eventuali effetti di resistenza batterica, dopo un’assunzione duratura del triclosan.

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